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Vini campani: L’Aglianico DOCG del taburno

Benevento, capoluogo campano, noto per la presenza di figure mitologiche che aleggiano per le vie della città, le famose streghe di Benevento. Esso è conosciuto ed apprezzato in tutta Italia , e non, anche per la produzione dell’aglianico DOCG del Monte Taburno.

Ci troviamo alle pendici del Monte Taburno , a ovest di Benevento da cui dista pochi chilometri, dove protagonista indiscussa è la vite che ha consentito di ottenere l’unica Denominazione di Origine Controllata e Garantita della provincia di Benevento a partire dall’annata 2011.

Il disciplinare prevede che si rispettino tre condizioni Rosato, Rosso e Rosso Riserva. Per tutte e tre le tipologie è fatto obbligo di utilizzare l’85% di Vitigno Aglianico, per la percentuale restante è concesso l’utilizzo di altri vitigni a bacca nera ammessi nella provincia di Benevento. C’è da dire che la maggior parte dei produttori locali producono il loro Aglianico in purezza.

Parlando dei tempi d’invecchiamento, il Rosato può essere commercializzato a partire dal primo Marzo successivo alla vendemmia. Il Rosso deve essere sottoposto a un periodo di invecchiamento obbligatorio di due anni a partire dal primo Novembre dell’anno di raccolta delle uve. Infine il Rosso Riserva deve invecchiare 36 mesi, di cui almeno dodici mesi di maturazione in botti di legno e sei mesi di affinamento in bottiglia.

Per quanto riguarda le caratteristiche organolettiche, l’Aglianico del Monte Taburno è caratterizzato da un color rosso rubino. Al naso si percepiscono profumi decisi di frutta rossa, anche di bosco, erbe aromatiche e spezie, di cuoio e di caffé. In bocca è ampio, corposo, con tannini decisi.

Per apprezzarne al meglio tutte le qualità lo si consiglia di accostare a piatti a base di carni bianche. Si sposa divinamente con grigliate di carne d’agnello, con taglieri di formaggi stagionati e con primi piatti strutturati a base di carne e formaggi.

Curiosità

Si pensa che l’Aglianico del Taburno abbia origini molto antiche. Di bocca in bocca viene tramandata una leggenda che narra che il “rosso vino di miele” offerto da Ulisse a Polifemo in cambio della sua ospitalità, fosse proprio l’Ellenico da cui deriverebbe l’Aglianico dopo la dominazione aragonese nel corso del XV secolo.

Cantine

La Masseria di Maria, CONTRADA SALA – CAUTANO (BN)
Masseria Frattasi, Via Frattasi, 1, 82016 – Montesarchio (BN)

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